Tre amici
Trama: Turri, Ottaviani e Campi sono tre studenti del corso di medicina, incontratisi a Bologna durante il periodo fascista. Divenuti amici in seguito alla comune insofferenza verso il regime e immersi nella solitudine ”come un corpo che scende nell’acqua “, trovano nel comunismo la realizzazione dei loro ideali. Si ritrovano spesso a discutere di politica, dei loro sogni e delle loro ambizioni per il futuro. Dopo aver terminato gli studi universitari, Ottaviani e Turri vengono ammessi al manicomio di Ancona, che segna l’inizio di un vero e proprio percorso di carattere pratico. La pace tuttavia non sembra permanere poiché i ragazzi sono chiamati in guerra come tenenti medici in paesi diversi; questo fa si che le loro strade si divergano. Turri, arruolato in Grecia, si distingue per le sue grandi capacità di condottiero e le strategie per sorprendere e affrontare i nemici. Neanche il grande conflitto mondiale è in grado di separarli, bensì rafforza il loro desiderio di libertà e le loro convinzioni comuniste. Dopo la creazione della Repubblica di Salò da parte di Mussolini, in Emilia Romagna Turri, dopo aver radunato coloro che condividono le sue idee, partecipa alla Resistenza, divenendo capo della settima G.A.P.; in questo medesimo periodo Campi viene condotto con l’inganno nelle mani del tenente nazista Karl, il quale cerca invano di estrapolargli informazioni relative a nomi, luoghi e ogni segreto dei partigiani. Tuttavia Campi rimane fedele alla sua patria e tradisce i suoi compagni, per cui il tenente decide di impiccarlo.
Nonostante la grave perdita di un amico, Ottaviani continua la sua formazione iscrivendosi alla facoltà di Medicina Legale a Bologna sotto consiglio dell’amico Turri. Quando Ottaviani torna a lavorare al manicomio di Maggiano, la situazione cambia per l’asservimento ai sovietici del partito comunista, lo stesso per cui tutti quei giovani hanno lottato e per cui sono stati pronti a sacrificare la loro vita. Così Turri abbandona il partito comunista: il clamore che seguito il suo gesto è inevitabile e Ottaviani teme per l’amico e per sé una rappresaglia da parte di chi al partito è rimasto fedele. La vendetta non ci sarà, ma però fino alla loro morte i due amici proveranno il sapore amaro di un ostracismo.
Personaggi= i protagonisti sono Ottaviani, Turri, Campi.
Ottaviani: è il narratore, l’ultimo rimasto dei tre amici. Inoltre è un alter ego di Tobino , ossia uno dei personaggi attraverso cui s’identifica. È un ragazzo intelligente orientato verso gli studi psichiatrici. È originario di Viareggio, una città della Toscana ma si è trasferito a Bologna per intraprendere gli studi di psicologia. Egli ha una forte repulsione per il Fascismo, per questa ragione si avvicina a Turri e Campi, due compagni di università uniti della stessa ideologia. È un personaggio non del tutto statico in quanto, se durante lo svolgimento della guerra gli ideali in cui crede restano gli stessi, con la caduta del fascismo cambia il suo modo di vedere il comunismo perché quest’ultimo sarà caratterizzato dall’asservimento ai sovietici.
Turri: è un personaggio a tutto tondo, in quanto subisce notevoli trasformazioni psicologiche durante lo svolgersi della vicenda. Egli dapprima bravo a scuola e con un carattere mite e con un atteggiamento riflessivo cambia con il reclutamento nell’esercito, dove sviluppa capacità di stratega e condottiero. Anch’egli studia psicologia all’università di Bologna dove conosce Ottaviani. Sostenitore del Partito Comunista, di cui diventa addirittura dirigente, cambia idea in seguito alla trasformazione imprevista del partito in cui credeva. Quando si distacca dal comunismo teme per sé e per Ottaviani una rappresaglia che non giungerà mai.
Campi: ragazzo studioso, appassionato di psicologia e grande sostenitore del comunismo. Affezionato alla madre ed estremamente impulsivo, egli è sempre pronto a difendere ciò in cui crede. Con lo svilupparsi degli eventi non mutano le sue convinzioni, ma il suo comportamento; infatti egli abbandona il carattere impulsivo acquisendo fermezza e determinazione. Pur di non tradire i suoi alleati sopporta qualunque tortura inflittagli dal tenente Karl, ufficiale del reggimento nazista.
Tempo: La vicenda è ambientata nel periodo fascista, durante la seconda guerra mondiale e nel dopoguerra.
Essendo scritto sulla base delle memorie dell’autore, il tempo della storia e quello del racconto non coincidono. Infatti, il libro è ricco di analessi e prolessi, in quanto talvolta rievoca fatti precedentemente accaduti o preannuncia ciò che accadrà in futuro.
Spazio: In questo libro lo spazio funge solamente da cornice in cui si muovono i personaggi, è quindi inteso come sfondo neutro. L’unica atmosfera simbolica è il bosco delle castagne, luogo di morte di Campi, il quale era una specie di margine, di fluttuante linea di confine tra zona partigiana e il territorio in pieno dominio tedesco.
Narratore: In questo libro è presente una focalizzazione interna fissa, dal momento che Tobino descrive solo dal punto di vista di Ottaviani. Egli racconta in prima persona ed è narratore interno.
Tecniche narrative= Tobino scrive con uno stile denotativo poiché preferisce coinvolgere il lettore dal punto di vista logico-razionale, anche se spesso è possibile trovare un secondo aspetto: quello connotativo, il quale provoca un maggior coinvolgimento del lettore.
Il lessico utilizzato è a volte di carattere gergale: Tobino tende a premettere l’articolo determinativo davanti a nomi propri come è uso frequente in molte regioni d’Italia.
Stile= Lo stile è piuttosto essenziale, ma spesso anche elaborato e il tutto provoca un contrasto piacevole. In generale risulta comunque ampio e discorsivo.