MESSAGGIO ARCIVESCOVO PER INIZIO NUOVO ANNO SCOLASTICO 2022/23
Messaggio di augurio e di incoraggiamento
Accompagno l’inizio dell’anno scolastico 2022/2023 con parole di augurio e di incoraggiamento per tutte le componenti del “mondo della scuola” in cui ripongo tanta fiducia per la preparazione di uomini e donne a rendere migliore il mondo e desiderabile il tempo che viene.
In questo messaggio mi rivolgo in particolare agli alunni. Andare a scuola è una grazia, una fortuna, un privilegio. Milioni di ragazzi e di ragazze della vostra età non possono andare a scuola, perché nel loro paese la scuola non c’è, perché la guerra rende pericoloso andare a scuola, perché devono cominciare presto a lavorare per contribuire alla sopravvivenza della loro famiglia.
Voi invece andate a scuola, trovate una struttura, un gruppo di persone adulte, un sistema organizzato che è al vostro servizio e che vi accompagna a diventare grandi. Non sciupate quello che per voi è stato preparato, non dimenticate di ringraziare, cercate di rendere migliore la scuola che frequentate. Andare a scuola è il vostro dovere, il vostro diritto. La vostra intelligenza, il vostro carattere, la vostra capacità di impegno, di affrontare la fatica, di costruire buone relazioni con gli altri non potranno svilupparsi senza un impegno convinto e costante.
Voi avete diritto ad andare a scuola, ma avete il dovere di non sciupare il tempo e le doti che avete, perché ogni persona non vive solo per sé, ma per il bene comune. Avete il dovere di affrontare anche le fatiche, di accettare anche le valutazioni che rilevano i vostri limiti, di perseverare nell’impegno: avete il dovere di prepararvi alla vita e alle responsabilità.
Andare a scuola è bello. La scuola offre in modo unico la possibilità di fare amicizia, di incontrare adulti che offrono competenze, consigli, incoraggiamenti, di collaborare per ricerche e progetti comuni. È bello andare a scuola se la cura per l’ambiente e per le condizioni dello stare insieme è attenta a eliminare il bullismo, le rivalità aggressive e le invidie meschine. Persone e ambienti perfetti non esistono, però imparare insieme, cercare di migliorare se stessi, emulare i migliori e aiutare i più deboli rendono la scuola l’ambiente più necessario per imparare a vivere come persone libere, fratelli e sorelle solidali, intelligenti.
Con questi pensieri accompagno l’inizio dell’anno scolastico e voglio esprimere la mia simpatia, il mio incoraggiamento, la mia benedizione per gli studenti e per tutte le componenti del sistema scuola, dirigenti, docenti, personale in alleanza con i genitori e tutto il contesto in cui la scuola opera.