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IN CORDATA: TRA MISTERO E IMMENSITA’ DELLE ALTE VETTE

“Tutti noi abbiamo luoghi che toccano la nostra anima e i nostri ricordi. In base a questo, ne abbiamo scelti alcuni, situati lungo la catena alpina, territori delle Alte Terre, che avessero significato e importanza nelle nostre vite.
Noi, studentesse del Liceo Crespi di Busto Arsizio, abbiamo viaggiato sulle ali delle moderne tecnologie, siti internet, app, video, realtà aumentate e realtà virtuali, per osservare i territori montani con occhi stupiti e sognanti.
Ci hanno affascinato punti di interesse ed emotivamente pregnanti a livello storico, come la Linea Cadorna, artistico e architettonico, i villaggi Walser, naturale, come il Parco Nazionale di Val Grande, e religioso, come il Sacro Monte di Varese e quello di Varallo incastonati come gemme preziose in luoghi dove madre natura dialoga con il divino.

Siamo andate alla scoperta delle caratteristiche più intime dei territori attraverso nuove lenti di ingrandimento, grazie ai percorsi formativi seguiti in precedenza, che ci hanno permesso di mettere a fuoco le bellezze naturali dei luoghi e l’incredibile Patrimonio etnografico delle Alte terre rappresentato dalla Popolazione Walser: l’identità e le tradizioni lontane, la lingua Titsch, i piatti tipici, i costumi, la musica e le leggende, nonostante l’inevitabile scorrere del tempo e i profondi cambiamenti della società odierna sono rimasti pressochè immutati.
I cammini di noi viandanti del XXI secolo, lungo una direttrice orientata verso nord ovest ci hanno condotto nei territori delle Valli Anzasca e Valsesia diventati il cuore pulsante del nostro peregrinare. Abbiamo allargato i nostri orizzonti alle peculiarità espresse dal cuore delle Alpi , ai racconti con della Signora Ester custode delle tradizioni Walser, di Martino, pastore e cantastorie, di Stelvio, artigiano del legno e della storia e pittore di stelle.
Abbiamo vissuto esperienze che allontanano, noi studenti pellegrini, dalla usuale vita frenetica e ci avvicinano alla cultura senza tempo, la cultura del popolo Walser, ad un tempo scandito dal respiro delle Alte Terre…

Caro lettore ….un vero viaggio non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.”

Così si conclude l’editoriale di una rivista che le mie splendide studentesse hanno redatto, dedicata ai patrimoni delle Alte Terre del territorio Italiano presentata stamane, in diretta nazionale, nella Tre giorni di una maratona progettuale iniziata ad ottobre 2020 e perseguita con sforzo e abnegazione da 26 istituti scolastici superiori del territorio alpino e appenninico nonostante la situazione emergenziale in corso.

Oltre 700 ragazzi di tutta Italia, 26 scuole in rete, hanno seguito il percorso formativo, da ottobre a marzo, che ha coinvolto figure illustri del panorama scientifico, artistico e divulgativo italiano Il dott Alessio Martinoli, la Prof.ssa Micaela Bordin, il Prof. Daniele Villa, Il Prof. Gianluca Ruggieri, i Prof.ssori Luca Giupponi e Anna Giorgi che hanno condotto gli studenti alla scoperta dei Patrimoni delle Alte Terre: biodiversità, Patrimonio agrozootecnico, tesori artistici e culturali, paesaggio e cultura , problematiche relative al recupero e all’efficienza energetica…. i temi trattati hanno suscitato notevole interesse e hanno permesso al progetto di ottenere ben due patrocini da enti importanti: il CAI e ASVIS.
In seguito gli studenti appartenenti alle delegazioni di ciascun istituto partecipante con il Dott. Lorenzo Micheli, prof.ssa Sabrina Apa e il prof Luca Belotti si sono cimentate come moderni esploratori nel N@T MADE : un percorso rivoluzionario di formazione dedicato agli studenti delle scuole secondarie (di primo) e di secondo grado su metodologie didattiche-innovative.
Il laboratorio N@T MADE ha voluto far vivere agli studenti partecipanti una duplice esperienza di co-progettazione, in grado di favorire l’acquisizione di nuove conoscenze e competenze di cittadinanza digitale, secondo due modelli/percorsi di apprendimento: un lavoro a squadre, effettuato a distanza, di analisi del territorio attraverso una mappatura particolare dei territori, un’analisi dei luoghi e dei vissuti, seguito dalle attività del MODE , un Laboratorio di decision & policy making su temi d’interesse sociale e ambientale delle Alte Terre dove ogni studente ha presentato le proprie istanze territoriali, condiviso riflessioni e idee sul nuovo volto della montagna dopo la pandemia.
CHE MONTAGNA CI ATTENDE E VOGLIAMO COSTRUIRE PER IL PROSSIMO FUTURO?
Lo abbiamo scoperto a Luglio con una splendida Summer Camp in quel di Bormio, cullati dalle alte vette, nella Val Viola e nei pressi dei laghi di Cancano dove abbiamo sperimentato un laboratorio di studio del territorio montano, delle sue tradizioni culturali, delle sue peculiarità enogastronomiche.
In seguito al nostro ritorno le montagne, compagne di mille avventure, ci hanno regalato un’altra sorpresa: l’intero percorso progettuale N@T è stato individuato tra i migliori quindici progetti internazionali al Premio Tullio de Mauro 2021.
E per il futuro ?
La nostra nuova avventura ci porterà a piedi delle alte terre occidentali, nell’alto Piemonte ed esattamente nelle bellissime vallate del Parco del Gran Paradiso in occasione dei suoi 100 anni.
L’ente Parco ha concesso il patrocinio per questa importante attività formativa che coinvolgerà 12 scuole della penisola, oltre 50 alunni e docenti accumunati dal desiderio di conoscere per tutelare, scoprire per amare, accudire per crescere.
L’allegra cordata di sposterà a Ceresole Reale per studiare da vicino l’importante area protetta, per cogliere le ragioni della tutela e valorizzazione del territorio alpestre.

Seguiteci …. zaino in spalla e …….. fatevi trasportare dalle emozioni, dai sogni, dal vento e dal respiro delle Alte Terre.

prof. Luca Belotti

DEDICATO A FRANCO GROSSI GRANDE AMICO E ISPIRATORE, LE SCUOLE E GLI SPLENDIDI RAGAZZI CHE CI HANNO SEGUITO SINO ALLA VETTA.

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