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HACKATRAZ: DAL CARCERE ALLA CITTA’ DEL FUTURO IN UNA SFIDA PROGETTUALE

Parte oggi HACKATRAZ, un hackathon per riflettere sul tema del carcere e per gettare uno sguardo alla rigenerazione urbana della città: i ragazzi del Politics Hub con il liceo Crespi lanciano la sfida progettuale dedicata a due temi, ovvero quello del rispetto dell’articolo 27 del dettato costituzionale, la lotta alla recidiva e la garanzia di migliori condizioni di vita ai carcerati, e Design your city, sfida che chiamerà i ragazzi a immaginare la Busto del 2050, la città in cui vorranno vivere da grandi, partendo da un’analisi urbanistica e dai progetti di rigenerazione urbana.

Presentazione dell’hackathon in Comune – foto Malpensa24

 

Da lunedì 26 a giovedì 29 cinquanta studenti del liceo Crespi e dell’ITE Tosi, oltre che di cinque istituti superiori italiani (gli istituti “Bona” di Biella, “Levi Montalcini” di Acqui Terme, “Tito Acerbo” di Pescara, “Natta” di Bergamo e “Pertini-Cuoco” di Campobasso) si ritroveranno al Museo del Tessile. Ma l’evento partirà da una visita all’interno della Casa circondariale di via per Cassano a Busto Arsizio, per ragionare sul tema della finalità rieducativa della pena. 

L’hackathon, lanciato da Politics Hub in collaborazione con l’assessorato alle Politiche giovanili ed educative del Comune di Busto Arsizio, la rete nazionale S@LT Steam Academy, l’Istituto di Istruzione Secondaria “Daniele Crespi” e l’associazione Amanetta, sarà coordinato da Luca Belotti,  docente del liceo Crespi e formatore ministeriale, con una lunga esperienza di sfide progettuali condotte in tutta Italia e all’estero (il mese scorso in Nuova Zelanda).

L’hackathonn è una sfida progettuale in cui squadre composte da studenti provenienti da scuole diverse cercano di risolvere un problema della realtà che li circonda proponendo una progettualità attuabile e sostenibile sotto diversi livelli (economico, temporale, ambientale…). Questo tipo di confronto, importato dagli Stati Uniti e dalle regole ben precise, permette di contestualizzare le competenze in una sorta di “comunità di pratica“, mettendole in compartecipazione». Da un punto di vista educativo, da un lato spinge i ragazzi ad una cittadinanza più attiva e alla riflessione su tematiche sociali di cui ciascuno dovrebbe sentirsi investito personalmente, e dall’altro permette lo sviluppo di competenze trasversali, oggi più che mai fondamentali nella formazione degli studenti, come il team working, la ricerca di informazioni, il project management e la creatività.

Le tappe della sfida prevedono sulla la prima tematica, oltre alla visita al carcere di Busto Arsizio, l’intervento di alcuni esperti, tra cui il direttore del carcere di Bollate, Giorgio Leggieri, la presidente della sezione lombarda dell’Associazione “Antigone”, Valeria Verdolini, una psicologa esperta della tematica, dott.ssa Teruzzi, e un ex detenuto, Carmelo Musumeci. Per la seconda invece gli assessori all’urbanistica e alla mobilità sostenibile, Giorgio Mariani e Salvatore Loschiavo, porteranno la loro testimonianza e gli «input operativi» sulla situazione e sui progetti in corso in città. L’ultimo giorno, le squadre, sei team composti da otto studenti ciascuno, esporranno i propri lavori di fronte a una giuria composta da membri dell’organizzazione e da esperti in materia e verranno premiati durante la cerimonia di chiusura.

Come sottolinea la Dirigente Cristina Boracchi, che ha promosso e sostenuto le già numerose esperienze di sfide progettuali partite dal Liceo, l’hackathon è un modello che mette gli studenti in condizione di lavorare su un focus problematico, su cui definire azioni concrete per il miglioramento del vissuto e del contesto urbano: l’obiettivo è capire dai ragazzi in quale tipo di città vogliono vivere domani. La sfida alimenterà la capacità di pensare il futuro, di coltivare speranze concrete, e invita tutti a prendere in seria considerazione il punto di vista di chi in quel futuro sarà protagonista. Buon lavoro, ragazzi!

 

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