Un sentito grazie al prof. Corrado Bologna che ha ammaliato la platea del Crespi in un percorso sulla poesia di Dante niente affatto semplice per i nostri ragazzi, ma raccontato con la contagiosa passione di chi crede che la letteratura sia anzitutto espressione di vita reale, tanto più se parliamo del Sommo Poeta che a buon ragione  può dirsi sempre nostro contemporaneo. 

Dalle prime rime della Divina Commedia che insistono sugli estremi dell’esistenza umana, la vita e la morte, attraversata dalla forte sensazione della paura, alle intersezioni nelle parole dei poeti del Novecento, la voce di Dante ha riecheggiato nell’Aula Magna durante l’intenso incontro con Corrado Bologna che ha reso evidente l’umanità del Poeta nel raccontare il suo viaggio nel sapere, nel cosmo, nell’eterno. Dante è un bambino che sugge il latte dalla mamma e con esso la conoscenza che a sua volta nutre altri uomini, li accompagna nei momenti estremi della vita, nella tenerezza, nel pianto, nella gioia e arriva a noi perché abbiamo la coscienza del nostro essere qui e della necessità del bene. 

Ecco una galleria di immagini a ricordo dell’evento:

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