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HUMANS AS NATURE

Siamo entrati nel vivo della sfida secondo il format metodologico Hackathon per la prima challenge che vede coinvolti i team eterogenei di  50 studenti neozelandesi e italiani:

Connecting Whanganui river with 5 italian rivers: Ticino, Strona, Piave, Chienti, Sinni.

Ciascun team infatti vede rappresentati un fiume italiano ed il fiume Whanganui.

In seguito al contatto con la cultura Maori siamo sempre più intimamente connessi con la natura di cui iniziamo a percepirne le voci, i pensieri, le istanze e le sofferenti grida d’aiuto. 

Quanti danni l’uomo ha apportato all’ambiente? 

Quante volte incuranti dei diritti ambientali abbiamo perseguito solo i nostri interessi economici?

Per quanto tempo la visione antropocentrica ha preso il sopravvento su una visione del mondo biocentrica-ecocentrica?  

Ci rendiamo conto come una prepotente necessità stia nascendo nella biosfera, negli ecosistemi e negli habitats … la necessità di essere tutelati per sé stessi e per le comunità e popolazioni di esseri viventi che accolgono. 

Un messaggio, una voce : il diritto ad esistere e coesistere simbioticamente.

Il diritto ad un ambiente sano è un diritto universale e un’urgente necessità che deve essere affrontata a tutti i livelli. Questa è finalmente la nostra certezza.

Ci domandiamo pertanto, secondo l’esempio lodevole della Nuova Zelanda, nostra ospite: 

e se oggigiorno tutti i fiumi del mondo fossero entità legali con i propri rappresentanti umani?

Se i fiumi potessero parlare, cosa si direbbero?

Quali messaggi manderebbero agli esseri umani?

A questi e altri imperativi rispondiamo lavorando alacremente;  le emozioni e i percepiti delle giornate appena trascorse ci aiuteranno nel proporre una visione dettata dalle ragioni del cuore. 

Seguiamo attentamente il format metodologico Hackathon in cui ai 4 quadranti osservazione, cogenerazione, azione, integrazione sono associate parole stimolo come natura, persone, natura e persone e diritti.

Affrontiamo la sfida  ed il confronto con i giovani locali che ci permette di analizzare le differenze e le similitudini tra i fiumi rappresentati dalle delegazioni in termini di geografia, caratteristiche e risorse. 

In seguito individuiamo i principali problemi e le rilevanti sfide che nei nostri territori di riferimento colpiscono le aeree fluviali per poter riconoscerne le comuni. 

Ricerchiamo le differenze di rapporti e relazioni che ciascuna comunità stanziale crea con il proprio fiume. Ci rendiamo conto come la spiritualità Maori manchi quasi completamente nelle popolazioni fluviali italiane. E questo ci induce a riflettere su quanta interiorità e spiritualità si siano perse nei meandri del tempo, speriamo non irrimediabilmente, nell’approccio e relazioni che le componenti umane hanno saputo creare con il proprio corso d’acqua che per secoli ha donato a loro risorse e vita.

Ci interroghiamo su quanto si possa ancora cambiare.

E’ forse il caso di superare la visione antropocentrica del mondo a favore di una concezione eco-biocentrica?

E’ forse il caso di ripensare a quell’equilibrio fondamentale tra l’io e il sé  rappresentato dal mondo naturale?

Con sorpresa, rileviamo incredibili connessioni, lo spirito del fiume Whanganui è con noi e ci guida, e le risposte in termini di diritti che i nostri fiumi devono poter avere per proteggersi dall’incurante azione umana risultano convincenti e coinvolgenti.

Rispondiamo quindi alla sfida scrivendo una simbolica lettera da parte dei corsi d’acqua italiani e il Whanganui, un grido d’aiuto, che il fiume come entità vivente indirizza ai singoli, alle comunità umane e agli enti governativi. 

Una missiva per riconnettere sinergicamente uomo e fiume!

Per dare un futuro alle acque interne !

Per porre al centro dell’agenda politica la salvaguardia del pianeta!

Siamo grati dell’esperienza fatta a  Whanganui, dell’incontro di culture, di sorrisi e di cuori.

Ci porteremo  a casa maggior consapevolezza e  sicuramente una visione del mondo arricchita di sensibilità e sintonie.

Ora siamo pronti per la nuova avventura che ci attende…

Tongariro con i suoi vulcani spettacolari.

Proff. Luca Belotti , Agnese Morosi, Margherita Apolloni, Agnese Dell’acqua, Debora Bazzano

Liceo D. Crespi- Convitto P.Diacono – Liceo G.Leopardi – IIS Duni Levi – IIS Bona

Si ringraziano il Rettore Dirigente Scolastico Alberta Pettoello e il dott. Lorenzo Micheli