Quando ho letto il titolo dell’articolo apparso sul Giorno in data 25/02 “Gli studenti del Classico del Crespi in piazza: chiediamo ascolto e una psicologa”, ho avuto un sussulto e sentito il bisogno di scrivere, ovvero di parlare.

Sono psicoterapeuta, mi occupo da anni di adolescenza e di prevenzione del disagio e ho la fortuna di lavorare non solo al fianco di ragazzi meravigliosi e coraggiosi, ma anche in un Istituto che crede fortemente nella mia presenza.

Sono a scuola 14 ore a settimana, incontro in media ogni mattina 6 ragazzi/e e offro spazio anche ai genitori e a tutti quei docenti che intercettano un malessere e me lo segnalano.

Amo il mio lavoro e sono felice di verificare che il CIC può fare la differenza sia quando rimette in moto percorsi di crescita che ogni tanto si ingarbugliano, sia quando diventa ponte tra la famiglia e il territorio per intervenire tempestivamente in situazioni di disagio importante.

Quindi…non penso che gli studenti del Crespi chiedano la psicologa, ma semplicemente di fermarsi a riflettere e di creare uno spazio di dialogo corale.

Il servizio è cresciuto con loro, io stessa come terapeuta sono cresciuta con loro e insieme abbiamo costruito la consapevolezza che chiedere aiuto in un momento di bisogno è un atto di forza prezioso al quale non mi sottrarrò mai.

Dr.ssa Alessandra Generani     

• 
• Tweet