CIRC. N. 432 NON DIMENTICHIAMO RIGONI STERN. CONFERENZA DI SERGIO DI BENEDETTO
CIRC. N. 432 NON DIMENTICHIAMO RIGONI STERN. CONFERENZA DI SERGIO DI BENEDETTO
Circ. n. 432 Busto Arsizio, 04/03/2019
WEB Ai Sigg. studenti e ai Sigg. docenti
OGGETTO:
NON DIMENTICHIAMO MARIO RIGONI STERN: INCONTRO CON SERGIO DI BENEDETTO
Il giorno giovedì 7 marzo nell’Aula Magna del nostro Istituto dalle ore 14.30 alle ore 16.00 il professor SERGIO DI BENEDETTO, studioso di Mario Rigoni Stern, terrà una conferenza dal titolo
«Nella foresta della letteratura io sono un salice nano»
Secondo Novecento: incontrare Mario Rigoni Stern
L’incontro rientra nel progetto della Biblioteca Non dimentichiamo Mario Rigoni Stern.
Tutti gli studenti ed i docenti sono invitati ad intervenire.
SERGIO DI BENEDETTO, collaboratore all’attività di ricerca e didattica dell’Istituto di Studi Italiani, Università della Svizzera Italiana, Lugano (CH), docente di ruolo presso il liceo scientifico Terragni di Olgiate Comasco, è membro della redazione di Cenobio, Rivista culturale ticinese. Ha pubblicato numerosi articoli ed è intervenuto a conferenze internazionali su Mario Rigoni Stern e la sua opera.
«La letteratura è una foresta Ci sono alberi grandi e bellissimi che superano gli altri: si chiamano Omero, Tucidide, Virgilio, Dante, Boccaccio, Cervantes, Shakespeare, Leopardi. Dove la foresta alpina si dirada e la montagna diventa nuda, lassù cresce l’albero più piccolo della terra: il salice nano. Nella foresta della letteratura io sono un salice nano».
Così parlava di sé Mario Rigoni Stern (1921–2008), uomo schivo e riservato, scrittore estraneo ai movimenti letterari del secondo Novecento eppure, dal suo osservatorio privilegiato di Asiago, capace di uno sguardo penetrante sulla realtà contemporanea e autore veramente europeo, interlocutore di grandi intellettuali del secolo scorso.
L’incontro vuole essere un approfondimento sulla figura di Mario Rigoni Stern andando a indagare i tre nuclei della sua narrativa: il nucleo memoriale, che per primo lo ha rivelato al pubblico con Il Sergente nella neve, il nucleo naturalistico (i ‘racconti del bosco’) e infine il nucleo comunitario (‘le storie dell’Altipiano’), che si innesta sugli altri due dandone compimento.
Si verrà così a cogliere non solo il valore estetico della prosa rigoniana, ma anche il suo valore civile e didattico, in un possibile dialogo tra le pagine dello scrittore e le generazioni del XXI secolo.
ALLEGATO: CIRC. N. 432 NON DIMENTICHIAMO RIGONI STERN. CONFERENZA DI SERGIO DI BENEDETTO