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MESSAGGIO DI AUGURI DEL DIRETTORE GENERALE DELL’USR PER LA LOMBARDIA, AUGUSTA CELADA

saluto inizio anno scolastico

In occasione dell’inizio dell’anno scolastico 2021-22 rivolgo il saluto e gli auguri agli studenti che della scuola sono il costante rinnovamento: innanzitutto a chi entra nella scuola per la prima volta, alle bambine e ai bambini che iniziano il loro percorso scolastico, ma anche alle ragazze e ai ragazzi e che vi ritornano dopo due anni scolastici trascorsi nell’incertezza e nelle numerose interruzioni della frequenza causate dalla pandemia.

L’anno scolastico che oggi comincia rappresenta un nuovo inizio per tutti.
L’augurio è di intraprendere questo viaggio insieme, alunni e insegnanti, in una condivisione di tempi e spazi che sono il tessuto e la sostanza della crescita personale e dell’apprendimento. L’esperienza dei due anni trascorsi ha dimostrato che le connessioni virtuali non sono in grado di sostituire i rapporti tra le persone: possono forse aumentarli, sovvenire nell’emergenza, ma mai sostituirli. Senza interazione personale e senza confronto interpersonale non è possibile apprendere appieno; solo le relazioni tra le persone permettono di acquisire oltre alla conoscenza, la sapienza.

Grazie al lavoro di tutti, Istituzioni ed Enti, Amministrazione e Scuole, è oggi possibile confidare in una nuova normalità: “normalità” perché saremo finalmente restituiti alle nostre abitudini, “nuova” perché un nuovo modo di pensare la scuola deve accompagnare la ripresa. Molto è stato fatto per consentire di iniziare, e continuare, tutti insieme in questa normalità che riscopriamo nuova: il personale dell’amministrazione scolastica nei territori, i dirigenti amministrativi, i funzionari si sono adoperati per garantire l’efficienza e la puntualità dei servizi scolastici fin dal primo giorno; i dirigenti scolastici hanno lavorato per assicurare, insieme al personale amministrativo e ausiliario, le condizioni per una ripresa in piena sicurezza, che ora sta alla responsabilità individuale di ciascuno rendere duratura.
E a tutti loro va, naturalmente, il mio ringraziamento.

Ai docenti che entrano da quest’anno in ruolo con la prospettiva di una stabilizzazione professionale inedita auguro di trovare in questa professione preziosa e delicata, che è l’insegnamento, una spinta vivificatrice e lo stimolo a guardare con ottimismo al futuro, quell’ottimismo che solo il dialogo con le nuove generazioni sa trasmettere. A loro dedico un pensiero di Don Milani tratto dalle Esperienze Pastorali (1958): “Spesso gli amici mi chiedono come faccio a far scuola e come faccio ad averla piena. ……Sbagliano la domanda, non dovrebbero preoccuparsi di come bisogna fare per fare scuola, ma solo di come bisogna essere per poter far scuola.”

L’augurio è che per tutti il percorso scolastico sia un lungo viaggio, un’esperienza duratura che non lasci nessuno indietro, affinché nessuno si disperda. Una singolare coincidenza temporale associa l’istruzione obbligatoria agli anni di viaggio che l’eroe Odisseo dovette affrontare alla fine di una guerra con migliaia di morti per ritornare alla sua quotidiana normalità: auguro a tutti gli studenti di non perdersi mai, di trarre insegnamento dalle difficoltà che incontreranno sul loro cammino. Come Odisseo imparò che la soluzione, offerta dai Lotofagi, di abbandonarsi ad un vacuo oblio non realizza la dignità umana dell’impegno sociale e politico, come affrontò, per rifuggirla, la barbarie dei Ciclopi – mostri che vivono al di fuori della civiltà senza leggi e codici morali, e non ne mancano nel tempo presente! -, come comprese la falsità del canto delle sirene, ammaliante ma distruttivo per l’uomo che si abbandona ad esso incurante dei propri doveri sociali, trascinando nella rovina anche i propri compagni, così sia per tutti la Scuola, in primo luogo un’esperienza di vita, perché la conoscenza serve alla vita.

Sia, dunque, l’anno che va a cominciare, la tappa di un viaggio lungo e fecondo di esperienze e conoscenze; agli insegnanti, nel duplice, complesso ruolo di protagonisti della “comunità educante” e di professionisti della didattica, che è insieme arte e tecnica, va il più grato ringraziamento per quanto hanno saputo fare negli ultimi due difficili anni e per quanto faranno per realizzare la costruzione di un sapere che superi rigidi steccati disciplinari, che non ceda alla tentazione della mera trasmissione di nozioni, che non insegua l’illusoria certezza di conoscenze eccessivamente specialistiche e sappia armonizzare la cultura umanistica e il metodo scientifico.

Per consentire a tutti di pervenire, alla fine del percorso scolastico, uomini e donne colti, cittadini e cittadine attivi, lavoratori e lavoratrici competenti.
Buon anno scolastico 2021-2022!

 

Allegato: Saluto-inizio-a s -21-22

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