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DONNE E SCIENZA – FONDAZIONE BRACCO: 3CL VINCITRICE

Importante successo della 3CL che è la classe vincitrice del progetto Donne e Scienza promosso dalla Fondazione Bracco di Milano, nell’ambito della seconda edizione dell’iniziativa Ora di Scienze che la Fondazione promuove a favore della diffusione tra i giovani della cultura scientifica e delle materie STEM.

La classe, guidata nei lavori dalla prof.ssa Valeria Mariani, ha raccontato in un videogiornale la storia di alcune eccezionali scienziate di oggi e di ieri per evidenziare come gli stereotipi di generi abbiano fatto pensare, ingiustamente, che le donne fossero meno “portate” per la scienza. Nel video, un dottore, interpretato dall’unico ragazzo della classe, si oppone all’idea che le donne possano fare le scienziate, ma viene poi smentito dalle interviste a quattro grandi scienziate: Caroline Herschel, astronoma e matematica vissuta tra Settecento e Ottocento, la nota astrofisica  Margherita Hack, scomparsa nel 2013, Ildegarda di Bingen, monaca benedettina nei primi anni del 1100, e Agnodice la prima ostetrica della storia che operava nell’antica Grecia. Tutte parlano della loro vita straordinaria, delle loro difficoltà e delle speranze che hanno fortemente coltivato. Grandi donne, un esempio da seguire!

“Da anni siamo impegnati nella formazione dei giovani con iniziative svolte in collaborazione con gli Uffici Scolastici regionali”, afferma Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco. “Dal 2016, inoltre, la nostra Fondazione porta avanti il progetto 100 donne contro gli stereotipi (#100esperte) per accrescere la visibilità delle competenze femminili oltre gli stereotipi di genere. L’Italia, infatti, non può più permettersi il lusso di avere pochi ricercatori e soprattutto una scarsa presenza delle donne nella scienza. Adesso abbiamo dato vita a Ora di Scienza, un’iniziativa rivolta agli studenti delle scuole medie e superiori del Lazio, del Piemonte e della Lombardia, con lo scopo di stimolare ragazzi e soprattutto giovani studentesse a innamorarsi delle STEM per poi intraprendere una carriera scientifica”.

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