QUINTO INCONTRO N@T 15 febbraio 2021
L’AGROBIODIVERSITA’ VEGETALE DI MONTAGNA: COS’E’, COME TUTELARLA E COME VALORIZZARLA
Nel quinto incontro del PROGETTO N@T scopriamo con un certo disagio che la biodiversità globale si è drasticamente ridotta nell’arco di pochi decenni e che il problema non sta in terre lontane ma proprio vicino a noi, in Italia. Con gli esperti di UNIMONT, l’Università della Montagna di Edolo che è un polo innovativo di ricerca e didattica nel cuore delle Alpi (a Edolo), abbiamo fatto il punto sulla studio e l’analisi delle complessità del territorio montano: la prof.ssa Anna Giorgi, Presidente del Corso di Laurea in Valorizzazione e Tutela dell’Ambiente e del territorio montano, ci ha introdotto nel mondo della ricerca scientifica applicata, inerente al territorio montano, che si sperimenta nella sua Università. Il dott. Luca Giupponi, ricercatore Unimont, si è addentrato nelle complesse dinamiche socio-economiche che hanno determinato i cambiamenti nelle produzioni agroalimentari del mondo. Così scopriamo che le aree collinari e sub-montane d’Italia detengono la maggior parte dell’agrobiodiversità vegetale: ecco tesori come il mais nero spinoso, un’antica varietà di mais della Valcamonica quasi scomparsa, il fagiolo Copafan che apre un interessante scenario di produzione dolciaria e lo zafferano, coltivazione diffusa in tutto il territorio italiano, ma poco conosciuta, e di prima categoria di qualità.
Questo il materiale che ci hanno lasciato:
Agrobiodiversità vegetale di montagna a cura del dott. Luca Giupponi
Qui la registrazione dell’incontro: webinar