IN&OUT(DOOR): MARATONA PROGETTUALE DI MAPPATURA COLLETTIVA DELLA CITTÀ DI BUSTO ARSIZIO
Sono impegnati da lunedì pomeriggio in un frenetico laboratorio sperimentale i sei ragazzi della 4CL che partecipano ad una sfida nazionale tra scuole, progetto In&Out(door) che è una delle iniziative del Piano Nazionale per la Scuola Digitale con l’obiettivo di ridisegnare gli spazi di formazione e dare senso al cambiamento del territorio, immaginando scenari futuri anche attraverso l’utilizzo delle innovazioni digitali.
Si tratta di una maratona a tappe che è partita dalla scelta di un territorio, in questo caso il centro di Busto Arsizio, da osservare con occhi diversi, o meglio con filtri inusuali, emozionali. Quanto vediamo veramente di ciò che abita la nostra quotidianità? Se usiamo lenti di ingrandimento e nuove prospettive improvvisamente osserviamo e sentiamo qualcosa di diverso. Ecco che i ragazzi, dopo aver guardato attraverso nuovi filtri, hanno elaborato una mappa emozionale che ha svelato qualcosa di inaspettato nella città di sempre. Il confronto tra loro dei dati percettivi ha fatto emergere una visione comune dell’esperienza di visita. Il risultato dell’elaborazione è l’idea che i luoghi, riscoperti nei dettagli di un fregio, di una pietra, di uno scorcio, di una pozzanghera (pioveva molto…), di una geometria, siano segni di una realtà interconnessa tra passato e presente, con la precisa consapevolezza della continuità: un armonico e naturale passaggio dall’antico al nuovo dell’arte, della storia, della tradizione, della cultura e della religiosità, la percezione che il prima permetta il dopo e che il dopo si spieghi alla luce del prima.
Il lavoro del team si è dunque orientato verso un preciso progetto: proporre una nuova esperienza di turismo dell’apprendimento raccontando la città riscoperta con la nuova osservazione e invitare coloro che ci vivono ad una partecipazione ed interazione consapevole, in un approccio di cittadinanza attiva. Il loro progetto è finalizzato a sviluppare quel senso di appartenenza al territorio che è stato identificato tramite i questionari sottoposti alle persone incontrate in centro (li avete visti in giro con la pettorina gialla del progetto?). Ecco dunque il valore aggiunto dell’esperienza di mappatura: aprirsi all’esterno e avvicinare cittadini, enti ed associazioni alla consapevolezza del proprio patrimonio culturale, per valorizzare ciò che ancora è nascosto o trascurato, per vivere più intensamente quello che già è proposto.
I ragazzi stanno ultimando un sito che contiene la loro attività progettuale: ci sono le mappature emozionali, il racconto di alcuni aspetti della città, i dati delle interviste, le analisi fatte, il questionario che invita a partecipare; non manca l’apertura di un canale social per aumentare la visibilità.
La gara si conclude sabato 26 settembre: l’incontro online delle squadre, organizzato dalla scuola capofila Istituto Natta di Bergamo, permetterà di presentare i progetti e di proclamare il vincitore. Ma in ogni caso la sfida è stata raccolta da Letizia M., Tommaso C., Benedetta G., Lorenzo P., Letizia C. e Federico L. che hanno messo alla prova la loro personalità, le loro competenze, il loro talento, le loro passioni per un futuro migliore.